Lo Shiatsu e le pratiche del benessere
Il riequilibrio dell'energia vitale attraverso la Pressione con le Dita, in un percorso consapevole di sviluppo verso il Ponte con l'Infinito.
Lo Shiatsu è una disciplina di origine orientale che accoglie in sé tradizioni filosofiche ed arti curative antichissime.
Tale disciplina è finalizzata a riacquistare e preservare la salute ed il benessere mediante il riequilibrio dei sistemi di comunicazione energetica del corpo. Secondo una visione orientale, infatti, le malattie, i sintomi e le condizioni hanno una interpretazione in relazione ad uno sbilanciamento dell'equilibrio energetico della persona, inteso ed esteso ai livelli fisico, mentale, emozionale e spirituale.
Lo Shiatsu lavora sul movimento del KI (termine giapponese che può essere genericamente, ma non esaustivamente, tradotto con ‘energia’) attraverso canali energetici chiamati ‘meridiani’, e si caratterizza in diversi tipi di pressione (il significato letterale di ‘shiatsu’ è Pressione con le Dita) lungo questi ultimi, ma anche su diverse altre aree del corpo, per preservare e riequilibrare il flusso di KI attraverso organi, ghiandole, muscoli, articolazioni, sangue ed in tutto l’organismo del ricevente.
Alle pressioni, eseguite con i palmi, il pollice, la punta delle dita, le nocche, l’avambraccio, i gomiti, le ginocchia e i piedi, a seconda della posizione e dell'intensità di stimolazione ricercata, vengono aggiunte, poi, anche altre tecniche di stiramento e di aggiustamenti strutturali al fine di ottenere l'armonizzazione dell'intero sistema energetico. Lo strumento fondamentale per lo shiatsu è il tocco.
Il tatto è l'essenza dello shiatsu! …il Cuore nelle Mani…
Inconsciamente, ogni persona ricorre al tocco di una mano per alleviare dolori, sciogliere tensioni, cercare sollievo dalla fatica. Il tatto attiva nell’organismo un naturale meccanismo di autoguarigione, inducendo una sensazione di benessere sui livelli di Corpo, Mente e Spirito, e dando avvio ad un percorso ampio e complesso di autosviluppo e consapevolezza: il Ponte con l’Infinito.
Lo shiatsu non è una “medicina” perché nel concetto di medicina occidentale, parole come squilibrio energetico, meridiani, KI, non hanno significato in una visione della salute come “assenza di malattia”, che stride con la visione orientale di “salute come armonia globale dell'individuo”. Salute globale significa benessere di corpo, mente, spirito, cioè lo sviluppo armonico di ogni aspetto dell'esistenza, potentissimo toccasana naturale per tenere lontana la malattia. Lo shiatsu non interviene sui sintomi della malattia, ma agisce sulle cause dello squilibrio energetico che la provocano, ripristinando il libero fluire dell'energia.
Lo shiatsu non è una terapia o una cura se per “curare” si intende sconfiggere un sintomo o una malattia e non, come nella sua accezione primitiva, prendersi cura di qualcuno. Solo se si restituisce al termine “curare” il suo significato originario si può sostenere che lo shiatsu “cura”. L'operatore shiatsu, che non pratica “sulla“ persona ma “con” la persona, si prende cura del suo ricevente in un rapporto di dialogo paritario che utilizza canali di comunicazione corporei e silenziosi, ma capaci di entrare in profondità più delle parole. D'altra parte, nella visione orientale il sintomo è solo un messaggio che il corpo invia per comunicare un malessere profondo: eliminarlo senza averlo decifrato sarebbe inutile, perché prima o poi quello stesso malessere irrisolto emergerebbe da qualche altra parte, magari con un sintomo o una malattia differenti. Il corpo che parla va ascoltato, non messo a tacere perché le sue parole fanno male. Solo imparando il suo linguaggio è possibile interpretarne i messaggi e agire di conseguenza, privando il sintomo della sua stessa ragione d'essere: non va rimosso il singolo disturbo, ma le condizioni che lo hanno provocato. Attraverso il contatto epidermico costante, lo shiatsu guida nel viaggio alla conoscenza del linguaggio corporeo, conducendo alla radice dello squilibrio energetico e ripristinando l'armonia psico-fisica. Lo shiatsu non è un massaggio perché non ha obiettivi “circoscritti” finalizzati a stimolare la circolazione o il sistema linfatico, a rilassare, a sciogliere le tensioni muscolo-tensive, a tonificare il corpo. Di sicuro lo shiatsu può rilassare, stimolare la circolazione, allentare la tensione, tonificare, ma non agisce solo a livello fisico. Le sue pressioni, statiche e prolungate, penetrano in profondità, laddove scorre l'energia vitale, con ripercussioni dirette anche a livello mentale, psicologico, emotivo e spirituale. Ogni persona è trattata come un universo unico non sovrapponibile a nessun altro. Per questo, durante una seduta di shiatsu può capitare di tutto: si possono provare emozioni intense, piacevoli o dolorose; si può entrare in uno stato di coscienza modificata simile a quello prodotto dall'ipnosi (tra il sonno e la veglia) che permette di penetrare nelle zone più intime di sé senza perdere il contatto con la realtà; ci si può trovare di fronte a ricordi del passato che, chiusi nel forziere dell'inconscio, riemergono per essere accettati e digeriti una volta per tutte; si può sentire un calore piacevole che avvolge tutto il corpo, riscaldato dall'energia che scorre liberamente e dal dialogo epidermico costante con l'operatore, presenza rassicurante e benefica; ci si può semplicemente abbandonare alle sensazioni piacevoli che la pelle diffonde a tutti gli organi. Lo shiatsu è una disciplina in cui usualmente si preferisce non operare direttamente sulla cute, perciò il ricevente indossa di solito un vestito leggero o una tuta; non vengono, quindi, utilizzati olii o creme.
Il Do-In è un’antica disciplina di tecniche ed esercizi tradizionali che permette di migliorare la salute, acquistare serenità e allo stesso tempo elevarsi nella dimensione spirituale. Do-In significa “immissione nel proprio sé fisico e spirituale di forze vitali esterne”; esso è, in altri termini, il raggiungimento dell’unità tra il mondo esterno e quello interno.
Le tecniche del Do-In, costituite da movimenti semplici e naturali, sono logiche, intuitive, e uniformano i movimenti individuali al movimento universale. È da questa disciplina che sono nate e si sono poi distinte nel corso di cinquemila anni, altre tecniche terapeutiche e spirituali quali lo Shiatsu, l’Agopuntura, alcuni tipi di meditazione e di esercizi Yoga, fino alle Arti Marziali.
Il sistema di esercizi ideato dal maestro Masunaga, denominato Stiramenti dei Meridiani (o Zen per immagini) consiste nell’uso di immagini mentali per facilitare la circolazione dell’energia attraverso l'intero corpo invece che nelle sole parti che eseguono i movimenti. Le caratteristiche di questi esercizi, che richiedono un impegno fisico minimo, sono il rilassamento psico-fisico e un ampliamento della consapevolezza.
Questo metodo abbina e pone in evidenza l’elemento psicologico unitamente a quello fisico.
L’esercizio non è più un impegno faticoso e che richiede tempo prezioso: pochi minuti di esercizi rilassanti sono sufficienti per condurre verso condizioni fisiche e mentali migliori.
Si tratta di un vero e proprio approccio Zen che collega l’armonia della mente con quella del corpo.
Cinque antichi riti tibetani che possiedono la chiave per giovinezza, salute e vitalità durature, e mediante i quali è possibile invertire fisicamente e mentalmente il processo di invecchiamento.
Per migliaia di anni questi riti sono stati celati nella segretezza di isolati monasteri dell'Himalaya, ma oggi è alla portata di tutti il segreto della giovinezza permanente e del ringiovanimento: cinque semplici esercizi di yoga dinamico facili da eseguire.
Il completamento dei cinque riti è rappresentato dal “sesto rito tibetano”, una particolare tecnica yoga che serve a conoscere l’energia sessuale, a sperimentarla e a trasformarla in creatività, longevità e amore.
Il mantra OM può essere considerato il “settimo rito tibetano”; esso dà risultati straordinari in una persona spiritualmente preparata: il più semplice esercizio vocale praticabile da tutti.